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Ci sono persone che hanno una marcata sensibilitΓ ,
ma che la usano per poter attuare negli altri un modo per capire l’esterno, senza lavorare il proprio interno.
Che potresti anche essere Gustavo Rol, ma se nel quotidiano non riesci a trasformare il rapporto con i tuoi cari
questa medianitΓ diventa fuffa.
Giorni fa, avevo letto un post su un gruppo (di cui non cito il nome)
dove una donna dava del pazzo ad Allan Kardec perchΓ© insegnava che la medianitΓ era una sensibilitΓ a portata di tutti,
che puΓ² essere amplificata e gestita tramite lo studio ed il lavoro personale.
Per lei, la medianitΓ era una “dote unica che spetta a pochi eletti” ma se davvero fosse come descrive la donna in questione,
i sentimenti cosa sarebbero?
I pensieri d’amore che abbiamo verso qualcuno a livello incondizionato, la connessione che abbiamo con il proprio figlio cosa sarebbe?
Non mi sembra che questo genere di cose le possiamo “vedere” o “tastare” con le proprie mani.
Quando ci viene in mente qualcuno ed esso ci scrive dopo alcuni minuti, non Γ¨ forse connessione?
Se percepisco un’emozione di beatitudine legata al mio compagno che sta a kilometri di distanza, mentre fa un lavoro personale con un guru, come posso pensare sia un caso?
Se mia mamma soffre, io lo percepisco e penso anche molti di voi.
Quindi, queste cose non possono essere legati ad aspetti che riguardano la medianitΓ ?
Vivere la medianitΓ non significa avere “super poteri”,
vedere le cose passate o future come molti pensano.
Non Γ¨ leggere le carte con la certezza di un futuro promettente al 100%
Significa percepire e captare sentimenti, messaggi
che possono essere indirizzati verso qualcuno ma anche verso noi stessi.
Comprese le nostre paure e le nostre proiezioni.
Quindi possiamo anche fidarci delle nostre percezioni,
pensando di essere gli unici al mondo ad averlo, ma se questo genere di cose non entra in stretta connessione con l’amore verso l’altro,
possiamo prenderlo e non farci nulla.
PerchΓ© ciΓ² che percepiamo non Γ¨ legge.
Le persone possono cambiare la propria strada, le proprie direzioni e la propria energia.
Le persone possono mutare il proprio destino ogni volta che vogliono.
ππ π’π πππππ’π ππ ππππ “π πππ‘π πβπ π£ππ£πππ ππππ π 39 ππππ π πππ πππππππ ππ πππππ‘π‘ππ”
πΌπ ππππππ π ππ ππ’π‘π‘π πππ ππππ‘π ππππ ππ£ππ π πππ‘ππ‘π ππ’ππππ πβπ ππ βπ πππ‘π‘π, ππππ π πβπ ππ£πππππ ππ£π’π‘π πππππππ?!.
πΉπππ π βπ ππ£π’π‘π ππ πππππππ‘πΜ ππ πππππππ “π’ππ πππππ” πππππ πππ ππ ππ π‘πππ§π, ππ πππ βπ ππ πππππππ‘πΜ ππ π£πππππ ππ πππ π£ππ‘π.
ππ’ππ π‘π πΜ π’ππ π ππ‘π‘πππ πππππππππ§π.
Se invece si prende la propria medianitΓ con un senso costruttivo, rendendola un mezzo di trasformazione e di aiuto per l’altra persona, questo si che puΓ² prendere forma.
Proprio perchΓ© aiuti a percepire il suo cuore e non la sua storia, la sua “mappa”.
Quindi, forse a quel punto Γ¨ considerato piΓΉ “curativo”
un abbraccio, piΓΉ che un dialogo basato sul “niente” dove si vedono cose che non portano all’evoluzione di nessuno.